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Festa dell'Unità d'Italia e della bandiera: Intervento del sindaco

repubblica

Cari concittadini e concittadine

Rivolgo a tutti Voi un caro saluto e ringrazio le Autorità che oggi ci onorano della loro presenza

Ill.mo Prefetto Dr. Vito Cosumano

Ill.mo vice Presidente della Provincia Giuliano Vettorato

Autorità, civili e militari, consiglieri comunali

Un saluto ed un ringraziamento ai rappresentanti degli altri comuni, che hanno deciso di celebrare questa data insieme a noi. Un saluto alle associazioni combattentistiche d’arma e di categoria, con un ringraziamento al Gruppo Alpini di Laives, per la collaborazione nell’organizzazione di questa celebrazione. Un saluto affettuoso agli studenti delle scuole di Laives che oggi sono qui presenti, insieme a noi. Siamo felici che siate qui, a questa giornata importante, la Giornata dell’unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera.

La proclamazione del Regno d'Italia fu l'atto formale che sancì la nascita del Regno d'Italia. Avvenne con un atto normativo del Regno di Sardegna il 17 marzo 1861, con il quale Vittorio Emanuele II assunse per sé e per i suoi successori il titolo di Re d'Italia, e per questo motivo il 17 marzo è ricordato e celebrato come l'"Anniversario dell'Unità d'Italia". Negli stessi giorni (14/3/1861) il tricolore venne adottato come bandiera nazionale e di Stato.

Il tricolore fu simbolo del risorgimento e della speranza d’unità, di democrazia e libertà. Già nel 1848, dopo aver promulgato lo Statuto Albertino, che diede una costituzione liberale al Regno di Sardegna (una delle prime e più avanzate dell’epoca in Europa), il Regno di Sardegna adottò il tricolore con lo scudo sabaudo come bandiera di combattimento.

La proclamazione del Regno d’Italia permise di estendere alle parti d’Italia che si erano unite, una costituzione liberale avanzata e moderna, faro ed esempio di democrazia e libertà per gli italiani ancora sotto la dominazione austriaca e per tutti gli altri popoli europei che sognavano le stesse condizioni. L’Italia fu allora precursore ed esempio, ha le solide basi per esserlo ancora. Oggi, nel giorno dove l’Italia celebra i valori della unità e della patria, e della pace, il nostro pensiero non può che essere vicino al popolo ucraino, che da oltre un anno è costretto a combattere, contro un invasore, che vorrebbe privarli della loro terra, della loro liberta, della loro patria, e di tutto quello che noi oggi siamo qui a celebrare.

Il nostro augurio è che questo conflitto finisca presto, e che il popolo ucraino possa riconquistare la propria pace. Questo conflitto ci fa capire quanto la pace e la libertà non siano dei principi scontati, certi, infiniti, ma che invece siano valori che vanno rinnovati e alimentati tutti i giorni, e sono la base del nostro vivere.

Cari ragazzi, rinnovandovi il grande piacere di avervi qui oggi, e ringraziando la dirigente scolastica ed i professori, che hanno aderito a questa cerimonia, oggi riceverete un dono speciale, una bandiera d’Italia, il nostro tricolore. Ricordatevi che dentro a quel tricolore c’è tutta la nostra storia, la pace, la libertà, ed i grandi sacrifici, anche umani, impiegati per ottenerla. Portatevi questo tricolore nel cuore, e tutto ciò che rappresenta. (Christian Bianchi)

W l’Italia!

  • autore: br1

17/03/2023